Perché abbiamo chiesto a diverse generazioni di raccontare la propria storia?
Siamo convinti che raccontare la storia di una comunità significa riconoscerle piena cittadinanza e che solo ascoltando le voci di chi, rom o sinti, in prima persona, ha vissuto gli effetti delle politiche educative di questo paese, sia possibile costruire insieme relazioni significative, percorsi di amicizia reali e di piena partecipazione nel presente. Ci rivolgiamo a chi ha voglia di ascoltare le comunità, a chi ha voglia di conoscere, approfondire e comprendere le tappe storico-educative che hanno caratterizzato la storia rom e sinti in Italia e che hanno determinato il modo cui oggi vivono la scuola i ragazzi e le ragazze che appartengono a queste comunità. Intercettare desideri, aspettative e bisogni delle ragazze e dei ragazzi è fondamentale per pensare a una scuola e a una società realmente inclusive, così come è fondamentale pensarne la realizzazione come responsabilità sociale condivisa. Per questo Storie Nella Storia ha chiesto di raccontare la propria esperienza anche a chi, a vario titolo, come insegnante, dirigente scolastico, operatore sociale, amministratore ha avuto una parte attiva nella scuola e sul territorio e ha potuto confrontarsi sul campo con criticità, limiti, risorse e possibilità dei contesti educativi.